

Il pastore tedesco è una delle razze più comuni e non è un caso. Stiamo parlando di uno degli animali più docili e adattabili, compagni fedeli ma perfetti anche come cani di servizio, da guardia, utilizzati per la pet therapy o per persone con disabilità.
Pastore tedesco o cane lupo?
Il nome originale è “Deutsche Schaferhund” (Deutsche : tedesco; Schafer: pastore; Hund: cane ) ma ci sono diversi modi per identificare il pastore tedesco.
Per anni, ad esempio, in Inghilterra o Francia, lo si chiamò pastore alsaziano “(Alsatian dog” in inglese e “Chien de Bergèr alsacien” in francese). Eravamo agli inizi del Novecento e in Europa si stava diffondendo un sentimento antigermanico. Per questo ogni nome che potesse in qualche modo rimandare a un’origine tedesca veniva modificato.
Senza andare così lontano nel tempo, ancora oggi in Italia il pastore tedesco viene spesso definito in altro modo. Nel linguaggio comune è ancora molto diffusa l’abitudine di chiamarlo “cane lupo”, per la sua somiglianza con i lupi. Dietro a questa denominazione si cela anche una leggenda che però sembra non avere nulla di attendibile. Si diceva infatti che il pastore tedesco fosse nato dall’incrocio di un cane comune con un lupo ma, appunto, non c’è alcuna prova al riguardo.
Quel che è certo, invece, è che la razza fu riconosciuta per la prima volta nel 1899. È questo l’anno in cui nacque ad Hannover l’Unione del cane da pastore tedesco, l’associazione che per prima pubblicò uno standard della razza, undici punti che negli anni hanno subito vari aggiornamenti e modifiche.
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Pastore tedesco, caratteristiche fisiche e caratteriali
Da adulto il pastore tedesco raggiunge un peso che va dai 34 ai 43 kg con un garrese compreso tra i 55 e i 66 cm. È quindi una taglia media, dal corpo muscoloso e possente. La testa proporzionata e cuneiforme e il dorso solido, gli conferiscono un aspetto tonico e robusto.
Esistono due varianti di pastori tedeschi: a pelo corto e a pelo lungo, riconosciuto solo in tempi più recenti.
I colori possono essere neo e grigio oppure nero con focature brune, gialle o rosso-brune. O ancora manti grigi con sfumature grigio più scure quasi nere. Sono inoltre ammesse anche macchie bianche sul petto.
Per quanto riguarda il carattere, il pastore tedesco è una razza molto docile e mai aggressiva, a meno che non la si provochi. Si affeziona facilmente al padrone e adora trascorrere con lui molte ore all’aria aperta. La soluzione ideale è quindi un’abitazione con giardino. Se non si ha questa possibilità, non scordatevi mai di fargli fare lunghe passeggiate quotidiane: è un cane che vive benissimo anche in appartamento ma ha bisogno di muoversi ogni giorno.
Il carattere è comunque uno dei principali pregi di questa razza. Il cane pastore è affettuoso e molto paziente. In generale va d’accordo con gli altri cani, ama la compagnia delle persone e anche quelle dei bambini. È ottimo anche come cane da guardia ed è spesso impiegato come cane di servizio, per le operazioni di soccorso o per la ricerca di dispersi. Le sue doti sono note ormai da tempo se si pensa che già a inizio Novecento veniva utilizzato come cane poliziotto, in aiuto ai colleghi (bipedi) tedeschi.
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La versatilità del pastore tedesco non finisce qui.
È bravissimo anche nella pet therapy, con anziani o bambini, oppure come cane da accompagnamento per persone non vedenti. Ma è anche un abile cane da riporto e un ovviamente un ottimo pastore.
E infine, ha persino doti da Oscar! I pastori tedeschi sono infatti spesso impiegati come protagonisti di film e serie TV.
Cosa lo rende adatto a così tanti impieghi? Sicuramente l’estrema facilità con cui apprende i comandi e poi la sua grande intelligenza. Ma attenzione, questa dote lo rende anche estremamente abile nel corrompere il padrone. D’altronde, come si fa a resistere a quei due occhioni?!
Che ne dici di una medaglietta per il tuo pastore tedesco?