

Quando si dice che il gatto è un animale pulito, non è solo un luogo comune. La pulizia per lui è fondamentale e ricopre almeno il 10% delle ore in cui è sveglio. Ci sono comunque operazioni semplici che possiamo fare per aiutarlo ad avere un aspetto ancora più sano. La principale è sicuramente l’uso della spazzola.
Ecco allora qualche consiglio su come curare il pelo dei gatti e perché è necessario farlo.
Perché è importante curare il pelo dei gatti
Iniziamo col dire che non si tratta solo di una questione estetica. Mantenere un pelo curato è importante anche per ragioni di salute.
Spazzolare il pelo del gatto con continuità ci aiuta infatti a:
- Individuare la presenza di parassiti;
Pulci e zecche si annidano sotto il pelo. Spazzolandolo è quindi facile vederle e quindi agire con antiparassitari per eliminarle
- Individuare eventuali escoriazioni;
Prendendoci cura del pelo del gatto possiamo anche controllare che non ci siano ferite, crosticine o escoriazioni varie.
- Eliminare il pelo morto;
Spazzolare il gatto serve anche per aiutarlo a rimuovere il pelo morto in eccesso ed evitare così che lo ingoi in elevate quantità durante la pulizia
- Riconoscere in anticipo eventuali problemi di salute.
Il pelo infatti, rispecchia lo stato di salute del gatto. Se è spento e opaco potrebbe essere il segnale di qualcosa che non va.
Ogni quanto e come curare il pelo dei gatti
Per rispondere alla domanda come curare il pelo dei gatti è necessario distinguere tra i gatti a pelo corto e quelli a pelo lungo. Ai primi basta essere spazzolati anche solo una volta alla settimana. I secondi invece necessitano di maggiori cure e, per evitare che si formino nodi, meglio spazzolarli ogni giorno.
In generale è importante abituare il gatto alla toeletta fin da piccolo. In questo modo, crescendo, la vedrà come un momento in cui ci prendiamo cura di lui, e non come una tortura. E poi è bene intensificare l’uso della spazzola soprattutto in primavera ed estate quando il gatto tende a perdere più pelo.
Il pelo del gatto è molto sottile quindi necessita di una spazzola a denti finissimi, meglio se in materiale naturale. Quando si spazzola un gatto, bisogna sempre partire dalla testa e scendere lungo la schiena, seguendo il verso di crescita del pelo. Le spazzolate devono essere decise ma non troppo energiche, in modo da non far male al nostro micio. Che, se infastidito, troverà il modo per farci comprendere il suo disappunto con scatti della coda, zampate o tentativi di fuga!
In caso di nodi o accumulo di sporco, è consigliato tagliare il pelo. Eviteremo così di insistere troppo con la spazzola oppure di dover bagnare il gatto con la tanto odiata acqua.
Con un panno inumidito possiamo però pulirgli gli occhi e con un po’ di cotone (ma non cotton fioc) verificare la pulizia delle orecchie, zone che difficilmente il gatto riesce a pulire con efficacia. Al resto penserà lui. Per il gatto leccarsi il pelo, infatti, non è solo un modo per eliminare sporco e residui di cibo, ma anche per togliere eventuali odori a lui estranei e per rilassarsi. Pulirsi è infatti un ottimo anti-stress.